My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Le cinquanta sfumature tra il mangiare in modo incontrollato e l’allenarsi tre ore al giorno

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La solita premessa noiosa ma necessaria è che non sono una nutrizionista, non sono una personal trainer, non sono esperta di niente. Sto semplicemente condividendo la mia esperienza e le riflessioni che ho fatto in questo periodo -anche pre quarantena- nella speranza che possano portarvi a riflettere un pochino ed essere anche solo minimamente utili.
Parlare di cibo, body love e tutte queste cose è sempre impegnativo, cerco di farlo con tutta la ragionevolezza di cui sono capace e senza scrivere qualcosa di fraintendibile.

Ora, io non ho un rapporto felice e pacifico con il mio corpo. Ho raccontato il mio percorso nel corso degli anni ma probabilmente un riassunto veloce è meglio farlo.
Cinque anni fa ho fatto una dieta molto restrittiva per cui ho perso venti chili, contestualmente ho iniziato a fare attività fisica dopo una vita di pigrizia assoluta con picchi raggiunti quando alle medie mi nascondevo per non farmi scegliere per giocare a pallavolo. Non che nessuno mi avrebbe scelta ma ecco, prevenire meglio che curare sempre.
Ho iniziato con qualche allenamento in casa e poi ho iniziato a correre sia fuori che come una pazza sul tapis roulant -orari preferiti 5 di mattina o 11 di sera-. Aver cambiato così tanto il mio corpo in così poco tempo è stato destabilizzante e a posteriori mi rendo conto che mi ha creato molti più dubbi sul mio corpo di quanti potessi averne prima. Sono entrata in un loop in cui ogni giorno mi vedevo difetti nuovi, mi muovevo sempre di più, mangiavo sempre di meno.
Conseguenze disastrose sul mio ritmo sonno-veglia, sui miei capelli che mi cadevano a mazzi ma soprattutto non raggiungevo i risultati che volevo, creando un sacco di frustrazione in più che sicuramente non mi aiutava. Fast forward a quasi due anni fa, ho incontrato una persona che mi ha spiegato che così non sarei andata avanti molto  e ho cambiato abitudini. In questi mesi ho imparato che a mangiare molto di più di quel che facessi prima il mio corpo reagiva meglio, ho reimparato a mangiare, so che tipo di allenamento fare per avere qualcosa che mi piace allo specchio, ho finalmente capito che tutto questo è importante prima di tutto per la mia salute e perché muovermi e alimentarmi correttamente mi fa star bene in ogni senso e non solo con una gonna di pelle troppo corta.
Ho capito che non devo permettere al mio aspetto fisico di avere così tanta influenza sul mio umore, mi leggo un sacco di cose body positive e sull’accettazione di sé e annuisco moltissimo, passo da giorni in cui vorrei rifarmi il seno perché non è più come era e lo amavo pre dieta ad altri in cui mi dico amen, non fa così schifo e se non piace a qualcun altro non è un problema mio.
Quindi, sulla teoria sono ferratissima MA -colpo di scena!- in pratica non proprio.
Ho passato un periodo pre quarantena già abbastanza difficile e dal primo gennaio al ventinove febbraio mi è sembrato di mandare all’aria anni di percorso, sia fisico che psicologico.
Non mi sono allenata perché non avevo né lo spazio -credetemi, non era pigrizia- né il tempo di farlo e ho mangiato male, malissimo. Non necessariamente perché mi alimentassi con cose grasse, spesso perché presa dal panico di non allenarmi tendevo a saltare i pasti -SCUSAMI FRA LO SO- o comunque a mangiare veramente non abbastanza. Perché no amiche, digiunare non vi fa dimagrire. Io da quando ho fatto la dieta se non mangio a sufficienza mi gonfio immediatamente e trattengo tuuuutti i liquidi, in due mesi mi sentivo veramente di nuovo trascinata indietro ad anni fa.
La cosa peggiore è che benché avessi problemi ben più grandi in quel momento questa situazione mi faceva impazzire e conseguentemente mi faceva sentire in colpa perché no, non era quel su cui mi dovevo concentrare in quel momento.
Dall’uno marzo ho ricominciato ad avere la mia tanto agognata routine, a mangiare bene -non poco, non da dieta, BENE-, ad allenarmi anche se in uno spazio piccolo e senza necessariamente ammazzarmi, semplicemente a muovermi.
Nel giro di dieci giorni mi sono sgonfiata, ora dopo quasi un mese mi vedo già mille volte meglio ma sopratutto mi sento meglio.
Ora, siamo chiusi dentro senza poter uscire a fare jogging (no amici, non andate nemmeno se nella vostra regione si può ancora, non è fondamentale in questo momento, se volete vi giro degli esercizi da fare a casa), abbiamo paura di quello che succederà dopo e abbiamo paura di ingrassare.
Qui si aprono una serie di discorsi e una marea di polemiche che ho letto un po’ su tutti i social, per cercare di capire meglio cosa ne pensassi io e che posizione volessi tenere.
La verità è che io credo assolutamente che cazzo, abbiamo problemi ben più grandi in questo momento. Però non me la sento di dire che chi ha paura di ingrassare in questo momento sia uno stronzo, ecco. Io mi sono resa conto di aver pensato “va beh non sono con i miei però almeno qui riesco a seguire alla perfezione la mia alimentazione” quando in realtà essere con mia mamma e mio papà è l’unica cosa che vorrei in questo momento.
Può essere fatphobia così interiorizzata da non rendermene conto? Non lo so, può darsi. Io percepisco però anche tanto il bisogno di controllo su almeno qualcosa, in un momento in cui tutto ci sfugge dalle mani.
Fatta la premessa che trovo di una stupidità imbarazzante i vari fotomontaggi delle celebrità con corpi grassi e che i meme su quanto saremo grassi li trovo noiosi e sicuramente non divertenti, credo ci siano diversi modi di affrontare questa situazione con un minimo di serenità.
Ora, se anche ingrassassimo, sarebbe la fine? Io lo so che magari avete fatto un sacco di fatica a dimagrire, ad avere il culo perfetto, ad ottenere la definizione perfetta del braccio. Cercate di mettere in prospettiva, respirate. Tornerete ancora più definiti, diventerete ancora più grossi e pompati, le palestre riapriranno. Se non riapriranno saremo tutti morti e quindi amen, non sarà proprio più un problema.
Quindi, i miei consigli stupidi e non richiesti per affrontare questa situazione senza impazzire e dando il giusto peso -ah ah ah- a questa cosa sono:
  • smettete di seguire su instagram o mettete in mute gli account che hanno deciso di farci vedere che a casa ci si può preparare per le Olimpiadi, che i neonati sono degli ottimi pesi, che si possono fare mille squat prima di far colazione. Magari voi non ve la sentite di correre sul posto per quattro ore, non è proprio il momento di mettersi in competizione ché ci manca solo la frustrazione di perdere.
  • muovetevi. Sembra in contrasto con il primo punto ma non lo è. Non vi sto dicendo di fare due ore di allenamento al giorno ma ci sono veramente una marea di applicazioni gratis, video su youtube, potete camminare per casa (ciao Sere), saltare la corda (io mi sento Rocky moltissimo) e sono sicura che avete almeno un attrezzo comprato da qualche televendita. Serve non solo a non ingrassare o a dimagrire ma anche e soprattutto a passarvi il tempo e a essere di umore migliore perché sì amici pigri, aiuta tanto.
  • non esagerate! Se è la prima volta che vi allenate da anni perché pensate che sia il momento giusto per farlo va benissimo ma non passate da zero a dieci, rischiate di farvi male e se evitiamo di affollare gli ospedali perché siamo deficienti meglio. Se già vi allenate non approfittare della situazione per fare il triplo del movimento, non fatela diventare un’ossessione.
  • mangiate bene. Lo so che è una tentazione enorme rifugiarsi nei carboidrati e io gioco facile perché non so cucinare quindi sono al ventitreesimo giorno in cui mangio ceci, quark e gallette di mais. Però sforzatevi, se riusciste a mantenere anche i pasti agli orari corretti sarebbe un’ottima idea. Se soffrite di disturbi alimentari che vadano oltre il binge occasionale so che questo periodo sarà un maledetto schifo, posso solo dirvi che mi dispiace e che se volete parlarne per distrarvi -NON SONO UN MEDICO! NON SONO UNO PSICOLOGO! SONO UNA CRETINA!- io ci sono, ecco.
  • cucinate! Se a differenza mia non andate in iperventilazione davanti ai fornelli (non sono riuscita a far partire l’induzione l’altro giorno quando ho fatto i primi e ultimi pancake della mia vita) ma normalmente non avete abbastanza tempo per cucinare, fatelo ora! Non è obbligatorio sfornare solo pizze e torte, ci sono moltissime ricette leggere, sane e gustose che potete sperimentare in questo periodo. Okay io non so farle ma mia mamma mi fa sempre delle cose leggere e buonissime e seguo mille blog con ricette light che vorrei tanto fare come quello di Andie Mitchell -no ora no, fallirei e aggiungerei stress allo stress-.
  • concedetevi qualche sgarro. Io normalmente non tengo mai cibi che variano dalla mia alimentazione ma oggi vado a fare la spesa e una cosa sola che mi piace e non mangio mai me la compro anche se non mi fa bene, anche se non rientra nei miei macros. Lo so che è sbagliato cercare conforto nel cibo e okay ma non ci si può abbracciare quindi si fa quel che si può.
  • mangiate bello. Non solo le cose giuste ma apparecchiate bene la tavola, cercate di impiattare bene anche se sono solo i noodles istantanei. Non è vitale ma rende tutto più felice e poi perdete qualche minuto in più che di questi tempi le ore sono fin troppo lunghe. almeno per me.
  • ridimensionate. Lo so che vi dà fastidio perdere i risultati, mettere un chilo o due, lo so e cazzo vi capisco. Mi sento stupida e superficiale ma io sono “contenta” di essere tornata più vicina al mio corpo e so che se ingrassassi ora mi farebbe soffrire, anche se è stupido anche se è sbagliato anche se ci sono problemi più grossi. Però fate un bel respiro, riflettete sulla situazione. È sacrosanto voler star bene nel proprio corpo e avete la mia benedizione se volete farlo (hey, io faccio le scale di corsa quando devo scendere a fare la lavatrice!) ma cercate di non avere troppa paura di mettere due chili, non è la fine del mondo, promesso, andrà bene e li perderete.
Prendetevi cura di voi stessi in ogni modo, dal corpo alla mente ma sempre nei modi in cui riuscite a farlo, senza essere eccessivamente duri con voi stessi e senza inutili confronti con gli altri. Se volete nei prossimi giorni vi faccio un post con un recap delle app che ho provato per allenarmi in casa ma soprattutto le foto della mia spesa così vedete che c’è chi sta peggio, pensate che verosimilmente sapete cucinare meglio di me e potrete mangiare molto meglio.

 

2 Comments

  1. Francesca says:

    Bellissimo post… grazie!!!!
    un abbraccio immenso.

    ps apettiamo il post sulle app 😉

    1. Francesca says:

      *aspettiamo

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