Slow and steady wins the race o perché non prendo scorciatoie (anche se vorrei)

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Quando ero piccola non ho mai amato particolarmente la favola di Esopo della lepre e della tartaruga. Anzi, diciamo proprio che mi dava veramente un po’ noia. Non riuscivo a capire come fosse possibile che qualcosa di lento potesse portare a un risultato migliore, non lo capivo proprio.
Crescendo però ho capito quanto l’andare piano porti a risultati migliori, in tantissimi aspetti.
Sapete che mi sono rimessa a dieta e lo sto facendo con grande calma. Qualche giorno fa però mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che sì, sto ottenendo dei buoni risultati ma se tagliassi ancora un po’ le calorie, se mi allenassi una volta in più, otterrei quello che voglio più velocemente.
Io però lo so come va se accelero su questo aspetto, l’ho già fatto una volta e mi sono ritrovata con pochi capelli, ritmo sonno veglia a puttane e un rapporto con il cibo che definire brutto sarebbe riduttivo. Non dico per tutti evidentemente ma per me accelerare porterebbe solo a qualcosa di insostenibile nel tempo quindi mi tocca andare piano, anche se la tentazione di prendere scorciatoie è forte.
Quando ho iniziato il mio nuovo lavoro all’inizio ci sono state diverse persone che si sono offerte di procurarmi clienti, loro amici e parenti. Ancora, dire sì sarebbe stato comodo. Avevo voglia di incominciare a guadagnare dopo anni in cui avevo lavorato tantissimo con zero soddisfazione economica, di rimettermi in gioco.
Però sapevo che non ero ancora sufficientemente pronta, quindi ho fatto piano piano, con un cliente alla volta, impegnandomi con tutta me stessa.
E ci ho messo di più ma ora mi sento sicura di quello che faccio (la maggior parte del tempo).
Il mio ragazzo qualche mese fa doveva realizzare un progetto importante e quando ha ricevuto una proposta interessante ma non convincente al 100% voleva accettarla subito ma parlandone anche con me ha deciso di aspettare un po’ e ecco, qualche settimana dopo è arrivata l’opportunità giusta.
Ci sarebbero altre decine di esempi ma la verità è che io devo ripetermeli ogni volta. Perché il mio carattere mi porterebbe a cercare una soluzione rapida ma allo stesso tempo so che il mio cercare il meglio, per quanto possibile, significa anche che mi pentirei di aver deciso di tagliare per una strada più veloce.
Penso che sia possibile anche decidere di prendere una scorciatoia ed essere soddisfatti del risultato? Certo. So però che non fa per me e che per quanto mi scocci ammetterlo sono decisamente più tartaruga che lepre.

2 Comments

  1. Ali says:

    È uno di quei post da rileggere ogni tot per ritrovarsi… Grazie per averlo scritto!

    1. S. says:

      Grazie di averlo letto <3

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