On Loneliness

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Qualche tempo fa ho fatto un post sulle relazioni a distanza e su come sopravvivere.
Ecco, avrei dovuto specificare che al momento quasi tutte le mie relazioni sono a distanza.
A Lugano ho fortunatamente mio fratello, lavoriamo insieme e stiamo a stretto contatto. Per questo sono fortunata, abbiamo un bel rapporto e siamo molto uniti.
Non ho bisogno di compagnie chiassose di amici per stare bene, nè di supporto costante da parte dei miei genitori, sono indipendente e so vivere da sola cavandomela discretamente da anni.
So che sono a una telefonata di distanza e che con FaceTime ci vediamo spesso, Bergamo è a solo un paio d’ore di treno. 
Il weekend posso vedere i miei amici quando torno a casa, in due giorni ci possiamo vedere e fare millemila cose.
Però.
 


 
Però in settimana è difficile conciliare gli orari per sentirsi: spesso mando audio fiume alla mia più cara amica in orari improbabili e lei mi risponde quando io sto dormendo, il mio ragazzo mi chiama mentre va al lavoro e contemporaneamente io sto sistemando delle cose per il sito, lo chiamo e lui sta pranzando.
Chiamo i miei e stanno lavorando, mi chiamano loro e io sono nel bel mezzo di cose importanti o troppo stanca per articolare un discorso sensato.
Torno il weekend e passo metà del mio tempo a parlare di lavoro, elaborare strategie, correggere errori e l’altra metà del tempo collassata a letto per cercare di racimolare le energie per affrontare la settimana successiva.
Sono a Lugano da poco e ho già conosciuto delle persone con cui mi trovo veramente bene però ecco, com’è quella storia che da piccoli bastano due minuti per fare amicizia e più si va avanti e più è difficile?
Mi sento in colpa perché non riesco a stare vicina alle persone che più amo quando avrebbero bisogno di me e mi dispiaccio per me stessa perché quando ho bisogno non ho loro.
Assillo mio fratello su alcune questioni sì, però vorrei tanto avere quelle cinque/sei persone con cui so di poter parlare veramente di qualsiasi cosa.
So che è un periodo di assestamento più che normale e so di essere fortunata perché mi sono allontanata per fare una cosa che amo e che sta avendo più successo di quel che pensassi. Sono fortunata perché ho le possibilità economiche e di tempo di spostarmi di frequente e di raggiungere chi amo non spesso quanto vorrei ma abbastanza da non farmi morire di crepacuore.
Io odio Pollyanna e il suo motto ma odio ancora di più piangermi addosso.
Ho attraversato periodi ben più difficili di questo con problemi decisamente peggiori da affrontare e sono ancora qui, tacchi e rossetto troppo acceso alle nove di mattina compresi.
Però ecco, a volte mi sento sola.
Benedico gli inventori di tutta questa tecnologia che mi permettono di mandare la foto di quello che sto mangiando a Riccardo e di sentire la voce di Lori anche quando lei è nel parcheggio dello stadio dell’Atalanta e io sto facendo la mia corsa al Parco Ciani. 
Di positivo posso dire che il mio -poco- tempo libero lo dedico a me stessa.
Tra bellissimi libri nuovi, maschere per il viso e allenamento non mi sto trascurando proprio sotto nessun aspetto.
Conoscendomi so che non rimarrò in questa situazione da lupo solitario a lungo, mi si addice poco.
Ne aprofitto per continuare a prendermi cura di me e per scoprire un po’ questa città nuova, fare passeggiate infinite da sola rimane uno dei miei passatempi preferiti.
Ecco, per quanto io odi Pollyanna alla fine ne sono influenzata e cercare il lato positivo in ogni condizione sfavorevole è più forte di me forse dovrei fare un post anche su questo.

 

14 Comments

  1. Hermosa says:

    <3 <3 Il gioco di Pollyanna serve, usalo senza remore. Poi ogni tanto ricordati che relativizzare non salva sempre e che certe cose te le meriti perché sì. Punto e a capo.

    1. S. says:

      <3

  2. Blanche says:

    Cara S., chi meglio di me ti può capire 😉 (a parte le migliaia di persone nella stessa situazione…Ops!). Io sono "fortunata" perché sono una persona che sta bene in compagnia solo di se stessa, ma ovviamente ho i miei attacchi di solitudine. La cosa che mi pesa di più è pensare che per quando riuscirò a farmi degli amici qui (ci stiamo lavorando, ma sono abbastanza fiduciosa dai…) sarà difficile instaurare dei rapporti davvero profondi e sinceri, come quelli con gli amici di sempre. Questo mi fa davvero davvero male (che simpatici pensieri catastrofici). Però anche io cerco di guardare il lato positivo, ho tanto tempo per me e grazia al cielo viviamo in un'epoca in cui è facile comunicare, ed è facile saltare su un aereo per tornare a casa. Sto imparando a gestire meglio il mio tempo, anche quello che dedico agli altri, perché ovviamente è un casino tenere vivi i rapporti a distanza, ma sto anche rivalutando tante cose e tante persone, e questa è una bella cosa 🙂
    Commento sconclusionato che boh, facciamo che ti mando un mega abbraccio e un sorrisone coi denti storti: ti abituerai, o meglio, ti adatterai! 🙂 Abituare sembra quasi un rassegnarsi, invece intendo dire che cambierai un po' te stessa e lo farai sicuramente in meglio 🙂

    1. S. says:

      Piccola Blanche <3
      Concordo praticamente su ogni parola, stringiamoci.

  3. Ilaria says:

    <3
    nient'altro

    1. S. says:

      <3

  4. Kitty-the-cat says:

    Fai bene ad utilizzare il gioco di Pollyanna , ma sempre antipatica rimane XD
    Soffri la solitudine, ma non sei sola e lo sai bene..secondo me per quanto si stia bene anche da soli, talvolta si devono trovare nuovi modi di farsi compagnia, si cambia, si ha bisogno di cose diverse e si sente la mancanza di persone/cose diverse e nuove.. io ti mando un abbraccio!!!

    1. S. says:

      Allora non la odiavo solo io ahaha!
      Esatto, mi hai capita benissimo. Grazie dell'abbraccio, ricambio <3

  5. Luciadrs says:

    Io devo dirti che negli ultimi anni ho imparato a stare da sola dopo tante cose negative che mi sono accadute, e solo dal 2016 piano piano mi sto riprendendo e adesso sono pronta a stare con gli altri, semplicemente perchè ho imparato a stare bene con me stessa e di non accontentarmi di chiunque pur di non stare da sola. Ti ammiro molto per quello che fai, hai la forza e il coraggio di farlo, e i giovani di oggi dovrebbero proprio prendere spunto da te invece di continuare a contare sui genitori. Io purtroppo a 31 anni abito ancora con i miei perchè non ho le possibilità per essere indipendente, ma lo sono comunque perchè mi arrangio a fare tutto da sola senza l'aiuto di nessuno, cosa che io spesso rifiuto perchè mi piace cavarmela da sola, quindi ti stimo molto per questo! Un abbraccio <3

    1. S. says:

      È una cosa bellissima 🙂 Nemmeno io mi sono mai accontentata, ne in amore ne in amicizia e ne sono fiera devo dire.
      Io sono stata indubbiamente molto fortunata a potermene andare e con un'opportunità così bella, sicuramente. Un abbraccio a te!

  6. Daniela S. says:

    Ehm…io non ho mai guardato Pollyanna da piccola…solo Mila e Shiro!XD Mi sono sempre state sul culo le perfettine sempre felici, ahaha:)
    Sai che non ho niente di sensato da dire, se non che ti mando un forte abbraccio e che ti stimo tanto tanto, as usual? <3 <3
    …e sia sempre lodato il dio della tecnologia!! XD

  7. Chiara The World of Claire says:

    Capisco benissimo la tua situazione, sono lontana dai miei e dalle persone a cui sono più attaccata, sono fortunata (anzi fortunatissima) perché al mio fianco ho il mio ragazzo ma ogni tanto vorrei prendere il treno e rivedere i miei o semplicemente la mia "ex" camera.
    Tra il lavoro e vari impegni purtroppo non riesco a farlo spesso, anche se sono solo un paio di ore di treno. Sono fortunata anche perché sono una persona che sta benissimo da sola ma capisco quando dici che più si cresce e più è difficile fare amicizia, sto proprio lavorando per migliorare in questo campo xD

    Ti mando un grande abbraccio <3 (per fortuna che esiste la tecnologia e ci permette di mandare foto stupidissime a qualsiasi ora)

  8. Unknown says:

    Sinceramente ho trovato questo articolo di una motivazione disarmante. Magari in un periodo nero ci leggerò tutto il dolore del mondo, ma per ora preferisco continuare a vederlo in maniera positiva.
    Traspare una vita piena, vissuta; con difficoltà ma anche con grandi soddisfazioni. E la prima in cima alla lista è fare quello che piace al meglio, concedendosi anche le proprie debolezze.
    Posso solo farti i complimenti e augurarti che le cose continuino così, sempre avanti e nel migliore dei modi.

    1. S. says:

      Chiara, grazie. Sono giornate abbastanza di merda e questo commento ci voleva. Me lo mandi un abbraccio?

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