My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Cose che mi fanno incazzare

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Normalmente non mi piace litigare, sono accomodante, tendo a fare pace facilmente.
In questo periodo di lockdown quarantena whatever però ci sono tante tantissime cose che mi fanno letteralmente impazzire in questo periodo e perdo la pazienza molto più velocemente.
Il post di oggi non è per niente positivo e produttivo quindi non aspettatevi nulla di buono.
Dopo il discorso di ieri sera di Conte e un futuro che mi sembra sempre meno roseo e allegro l’umore è quello che è, vi dico solo che sono le 8:10, sto aggiornando questo post e per la prima volta da inizio quarantena sono ancora in pigiama e non mi sono allenata e non ho voglia di fare veramente nulla che non sia scuotere i pugni al cielo.
Se volete sfogarvi con me però sono pronta ad abbracciarvi.


-sentir dire “momento difficile” “momento delicato” mille volte al giorno
-chi dice che non usciremo mai più di casa e tanto vale abituarsi a marcire dentro
-chi vuole andare a attaccare il governo e protestare perché ci tengono a casa contro la nostra volontà!!!!111ONE
-gli stupidi meme che non fanno ridere accannate siete vecchi non sapete farli
-la gente che manda a mia madre le catene di cose senza senso che poi devo spiegarle che no mamma non è vero cancella per favore
-le aziende che speculano in modo schifoso sulla vendita di mascherine, disinfettanti
-i clienti che visto che sei a casa ti scrivono a qualsiasi ora del giorno e della notte
-me stessa che risponde ai clienti a qualsiasi ora del giorno e della notte
-non sapere quando rivedrò alcune delle persone che amo di più al mondo che vivono su altri continenti
-il pensiero di non poter aiutare tutte le persone che vorrei aiutare e che sono in difficoltà lontano da me
-chi pretende di sapermi spiegare meglio di me la situazione in italia e in svizzera senza aver vissuto nei rispettivi paesi
-mettere gli occhiali tutti i giorni e vedermi un cesso perché utilizzare le lenti a contatto per stare in casa mi sembra uno spreco
-le fottute pubblicità che ti dicono “ti stiamo vicini” mentre ti vendono la roba
-non poter fare la spesa con calma

-la superbia di chi sta veramente bene e non si abbassa a capire chi sta male
-dormire sempre meno e sempre peggio
-non poter fare piani a lungo o breve termine
-dovermi fare la maledetta ceretta da solaAspetto la vostra lista, non siate timidi.

6 Comments

  1. Unknown says:

    Grazie per certi versi hai espresso anche la mia opinione… anche se non ho ben capito se sei tornata in Italia o sei ancora in Svizzera..

    1. S. says:

      Sono tornata in Italia, l'ho scritto qualche post fa.

  2. Fabina says:

    Da buona vergine non poter far programmi e dover rinunciare a cose in programma mi uccide. Poter vedere la mia migliore amica, far giocare mio figlio con i suoi amichetti, il concerto dell'estate, la gara di Motogp che era la mia gita con gli amici, il mare, voglio vedere il mare. Dopo praticamente 2 mesi e mezzo senza mai essere uscita di casa, in smart working, con il figlio 4enne sempre attaccato sto accusando il colpo. Lo so, sono fortunata, non mi manca niente, ma in fondo a tutti manca qualcosa/qualcuno in questo periodo e non voglio sentirmi in colpa per lamentarmi!

    1. S. says:

      Lamentarsi fa bene, è giusto sfogarsi e mi sembrano tutte cose che legittimamente ti mancano <3

  3. Linda says:

    Non poter vedere mia nonna e il mio ragazzo
    Non poter salutare i ragazzi l'ultimo giorno di scuola
    Non poter salutare i colleghi
    Fare la maledettissima ceretta da sola
    I professoroni dei social che sono tutti virologi economisti e governanti

    1. S. says:

      L'ultimo punto, madonna

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