Viviamo in questo periodo storico in cui “se vuoi puoi” ma in cui il privilegio di alcune persone è schiacciante.
In cui ogni hobby che hai deve portarti un guadagno e lo devi fare al meglio
Un periodo in cui ti devi prender cura del tuo corpo della tua mente dei tuoi capelli della tua pelle ma anche accettarti come sei.
Un periodo dove il confronto con gli altri ha sempre più parametri e sempre più piazze in cui avvenire.
Non importa quanto io pensi di essere immune da certe dinamiche, per quanto riesca quasi sempre a guardarmi da fuori e riconoscere che sto andando bene,che la strada è giusta.
Ci sono momenti (giorni, settimane) in cui invece mi ricordo solo di quello che non va, di quello che mi tiene indietro, di quello dove non sto facendo progressi.
E allora entro in un loop di negatività in cui non riesco a tirarmi dalle paludi in cui mi sono infilata da sola, rendendo un momento di fifficoltà uno stallo inutile.
Vorrei tanto dirvi che ho trovato il modo per risolvere queste situazioni con un battito di ciglia ma no, non è vero.
L’unica cosa che mi aiuta a uscire da questa palude?
Ricominciare a fare quello che mi rende felice, anche se ogni tot mi sembra che ci siano altre priorità.
Scrivere per il blog, trovare il tempo per fare sempre più spesso yoga anche se vorrei rotolarmi per terra, leggere tantissimo.
Io non sono capace di vedere sempre il lato positivo -ma la domenica ci proviamo- ma mi sforzo disperatamente di inserire delle cose che mir endono felice.
Piano piano, ogni giorno.
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