Sulla vanità

Posted on
Ieri mattina una persona mi ha detto “non tutti accettano di parlare della propria vanità”. Questa cosa mi ha fatto pensare molto, tra una riunione in giro e l’altra, dandomi lo spunto per il post di oggi.

 

 

vanità

/va·ni·tà/

 

sostantivo femminile

  1. 1.
    Frivolo compiacimento di sé e delle proprie qualità personali, vere o presunte: soddisfare, lusingare, solleticare la v.; la stolta v. di certi letterati; anche, eccessivo interesse per cose futili (la proverbiale v. delle donne) e innocente mania, debolezza.”perdonami, ho questa v.”

Ecco, diciamo pure che la vanità mi appartiene.

Sono sempre stata molto vanitosa, ho chiari ricordi di me piccola che mi guardo allo specchio per un sacco di tempo.

Lo sono stata anche quando non avevo un grandissimo rapporto con il mio aspetto esteriore (non che adesso mi applauda davanti allo specchio ma insomma avete capito) dalla preadolescenza a qualche anno fa. 

Essere vanitosi dovrebbe essere una caratteristica negativa ma io non riesco a vederla come tale.

A me piace compiacermi dei miei pregi, allo stesso modo in cui riesco ad essere spietata con i miei innumerevoli difetti.

Sono vanitosa sul lavoro, faccio la ruota come un pavone per alcuni dei miei successi e sì me ne vanto con le persone che conosco ma perché ne sono felice.

Intendiamoci: non vado dagli sconosciuti a dire quanto sono in gamba e bella perché ecco anche no. Però mi piace dire a chi conosco “guarda, ho fatto questo tutto da sola” e mi piace da morire sentirmi dire brava.

Per me vanità però vuol dire tanto anche autocompiacimento e anche qui non riesco a vederlo come una cosa così negativa in alcuni casi. 

Riuscire a darmi merito da sola per me è un pro, perché spesso gli altri non mi danno il feedback che mi aspetterei.

Non perché “sono solo invidiosi!” ma perché semplicemente non danno a certe sfumature la stessa importanza che ho io.

Rimango estremamente critica con i miei difetti ma mi autolodo per le cose che mi piacciono. Ha senso? Sono una grande contraddizione? Può essere.

Resta il fatto che riesco a odiare fortissimo la mia pancia e passare venti minuti alle 5:30 di mattina a guardare video di liposuzioni o valutare se posso affettarmi la pancia con una Berkel e poi bearmi di quanto sono belli i miei capelli e farmi mille selfie.

Mi aiuta anche a prendermi cura di me stessa quando passo un tot di tempo a non farlo per niente, è solo il volermi vedere bene allo specchio che mi porta a uscire dallo stato di trascuratezza in cui cado quando sto male interiormente.

Quindi ecco qui my 2 cents sulla vanità. Potevate farne a meno? Certo! Mi piace aver condiviso il mio pensiero? Anche!

 

0 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail rimane anonimo