Martirio, amore, stanchezza e altre cose dell’estate 2019.

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Quando mi chiedono come sto io rispondo quasi sempre stanca. A volte rispondo esausta.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, gli ultimi anni sono stati difficili.
Sono incastrata in una serie di situazioni complesse che mi stanno portando ad esaurire veramente le energie.
Mi sono anche resa conto però che non per forza deve essere così. Non posso salvare il mondo e sicuramente al mondo non interessa salvare me.
Sono tornata da qualche giorno da una mini vacanza in cui ho passato del tempo con alcune delle persone che più contano nella mia vita e in questi mesi ho passato qualche bella giornata, tra un massacro e l’altro.
Domani è di nuovo autunno, il 25 compio 28 anni.
Ho sempre più domande su quello che realmente voglio fare nella vita e su come voglio viverla, sicuramente ho imparato come NON voglio viverla più.
Quest’estate (di merda complessivamente, diciamocelo) mi ha ricordato anche tante cose importanti e oggi voglio scrivere questo post per essere certa di non dimenticarmene più e per celebrare tutto il bello che c’è nella mia vita.
Settembre è capodanno per me, da sempre. Quindi ricomincio da quello che amo, con pazienza e senza paura di fare (ancora) fatica.

Io e mio fratello abbiamo tentato di fare una sorpresa ai miei genitori, portandoli a Bologna che è la città che amano di più tra quelle in cui hanno vissuto.
Li ho visti felici come vorrei fossero ogni giorno e ho passato delle ore così belle da riscaldarmi il cuore nelle giornate peggiori di questi ultimi mesi.
Avere una famiglia che amo e che mi ama rimane una delle fortune più grandi che ho, non devo dimenticarlo mai.

 

Francesca è la mia fata madrina tatuata, quella che ieri mi ha sgridata perché non avevo cibo in casa e si è messa a farmi da mangiare per oggi(non so come, ho la dispensa vuota).
È la persona che mi sgrida quando sbaglio ma mi incoraggia quando ne ho bisogno e voglio rimanga nella mia vita finché mi sopporta.
Le mie amiche di sempre (Nichi manchi tu) ci saranno sempre. Averle vicino anche se non ci vediamo per mesi è una certezza che mi scalda il cuore.
Vederle crescere -sono la più vecchia- e cambiare mi commuove, è più forte di me.

Sono stata a Palermo e come prima foto vi metto l’ultima che ho fatto, dopo un volo cancellato, una notte in un albergo surreale e svariati insulti alla compagnia aerea. Nella mia testa, con le persone con cui ho effettivamente parlato sono comunque stata educata giuro.
Anche questo imprevisto che mi ha infastidita principalmente perché rischiava di essere un problema per i miei giorni successivi in giro per l’Italia non è stato poi così negativo: guardate che vista.
Però mentre ero lì ho passato dei giorni così belli che ecco, va bene uguale.
Si è sposata Elena (sì, quella Elena!) e sono state ore piene di emozioni. Quindi da ricordare per i prossimi mesi: anche se ti cancellano il volo pensa a quanto sei felice, puoi sopravvivere.

 

Bea e Meri mi hanno -in ordine sparso-: sistemato i capelli, stirato il vestito, aiutato a recuperare le chiavi della camera giusta, fatto compagnia quando mi sono svegliata troppo presto.
Bea ha truccato Elena rendendola ancora più bella (scusate sono sdolcinata da morire deve essere un problema ormonale magari mi passa) e Meri ha fatto un discorso che ha fatto commuovere tutti.
Promemoria: circondarsi di persone così belle e andarle a trovare anche se non vogliono.

 

A Palermo ho mangiato troppo e cose che non mangio mai con conseguenti sensi di colpa ecc ecc.
Ho mangiato veramente un tot di latticini che avrei dovuto evitare, la pastiglia per il lattosio non fa miracoli e dopo tre giorni mi sono guardata allo specchio ed ero gonfia da far(mi) schifo, alla faccia di quelli che dicono che no l’intolleranza al lattosio non esiste.
Però per la prima volta da anni ho mangiato e basta e va bene così.
Sono felice di essere tornata alla mia alimentazione normale perché fisicamente ne sentivo il bisogno ma tornassi indietro mi rimangerei anche tutte le panelle che ho mangiato senza pensarci due volte.
Spero di riuscire a tenere questo atteggiamento abbastanza equilibrato anche in futuro, sono stufa di questa lotta noiosa con il cibo.
Aver visto Elena vestita da sposa mi ha insegnato che se mai mi sposerò sarà con un abito che davvero mi rappresenta totalmente così come il suo era perfetto per lei.
Mi ha anche portato ad essere leggermente presuntuosa e ora tutte le spose che vedo hanno il mio commento mentale “bel vestito ma non bello come quello di Elena”. Questo mi passerà spero ma non ne sono certa.
Quello che non voglio mi passi mai è quello che mi ha trasmesso questo matrimonio. Quel che più mi ha colpito è stato vedere le persone che circondano Elena e Andrea, vedere come fossero veramente felici per loro. Persone che ho avuto occasione di conoscere in passato, altre che mi sembra di conoscere perché le ho sentite nominare decine di volte. Capirete bene che il volo cancellato è stata una rogna sopportabile.

 

Da Palermo mi sono spostata, dopo le varie avventure, a Milano. Ho recuperato Sam (o forse lui ha recuperato me, in Stazione e in uno stato pietoso) che è una delle persone più importanti della mia vita e abbiamo fatto un mini tour italiano.
Partire proprio da Milano mi ha ricordato quanto io la ami e quanto dovrei andarci più spesso. È  a un’ora da qui, non posso perdonarmi l’esserci andata così raramente negli ultimi mesi.

 

 

Sono finalmente stata a Napoli, purtroppo per poco. Giusto il tempo di mangiare la pizza e bere un caffè.
Voglio tornarci per mangiarne altre e poter affermare con superiorità “eh, la pizza a Napoli…”

 

Ho visitato Pompei ed è stata una delle esperienze più emozionanti ed intense della mia vita. Non l’avrei mai detto, tra le tante mete possibili l’ho sempre stupidamente trascurata. Sono felice di esserci andata e ci tornerei domani.
È stata anche l’occasione per abbronzarmi dato che quest’anno il mare l’ho visto giusto dal finestrino del treno.

 

I giorni passati a Roma si potrebbero riassumere con una ventina di foto del Colosseo. Non è l’unica cosa che abbiamo visitato ma abbiamo sviluppato una piccola ossessione, forse perché avevamo un appartamento particolarmente vicino -lo trovate qui– ma forse perché è semplicemente tanto tanto bello.
Sono stata diverse volte a Roma ma mai vedendo così tante cose, tra cui Riccardo III al Globe di Villa Borghese.
Mi segno di tornarci ancora e ancora.
Carrettino di frutta super stereotipo vicino alla fontana di Trevi fotografato perché ci ha fatto venire in mente il mio nuovo progetto. Sto scrivendo per un blog a tema food del luganese, ve lo linko qui.
Mi ha fatto tornare in mente quanto cazzo mi piaccia scrivere. Ho voglia di ricominciare a scrivere per il blog, consapevole che mi leggiate in poche adesso ma anche della voglia che ho di condividere.
Qual è stato il momento più bello della vostra estate? Fatemi sognare!

4 Comments

  1. Anonymous says:

    Meraviglioso e coinvolgente! Sei molto brava nel raccontare! Forse è questa la tua strada principale ��! In bocca al lupo per tutto!

  2. LaDama Bianca says:

    E' proprio bello questo post. Ma bello, bello.
    C'è tanto di te. O forse dovrei dire che c'è tutto quello che mi piace di te.
    Il momento più bello della mia estate? le albe a Gaeta. Alle 6 del mattino, quasi nessuno in giro, io e le mie scarpette, i gabbiani, i piccioni, il mare che si tingeva di rosso e le montagne intorno. Raramente mi sono emozionata così.
    Un abbraccio. Felice che tu abbia deciso di tornare a scrivere.

  3. Linda says:

    Bentornata❤
    Questo post è stato emozionante da leggere, si percepisce che tutto quello che hai scritto ti è venuto dal cuore e che credi fermamente in quello che hai detto.
    Il momento più bello della mia estate (e uno dei più belli della mia vita) è stato il viaggio in Giordania. Una terra e delle persone che hanno molto da raccontare e tanto da insegnarci.
    Un bacio

  4. Local Packers And Movers Bangalore says:

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