(Little) Things I love: BITES Milano

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Che io ami moltissimo il cibo non è sicuramente una novità. È una novità l’aver ricominciato a mangiar fuori dopo un periodo di quasi nausea per il cibo da ristorante.
Oggi però vi voglio parlare di un’esperienza gastronomica pazzesca, una cena da Bites Milano ieri sera che definire cena è riduttivo.
Gli chef Andrea e Pietro accolgono un massimo di otto ospiti a cena, alle 20. Il percorso consiste in “bites” di portate, per un viaggio pazzesco tra i sapori.
Ho provato un entusiasmo che ho provato poche altre volte in ambito gastronomico e mi rendo conto che se fossi da sola a scrivere questo post sarebbe tutto un “bellissimo! buonissimo! pazzesco!” quindi mi sono fatta aiutare da Dominique –qui l’ultimo post in collaborazione con lui- per la parte più tecnica sui piatti, i commenti più intelligenti li ha scritti lui.
Vorrei cercare di trasmettervi l’entusiasmo che ho percepito nei creatori di questo concept per il loro lavoro e il mio nel mangiare lì.
Premessa: post non sponsorizzato, sono solo io emozionata nel condividere qualcosa che secondo me merita così tanto.
Le foto dei piatti che vi mostro sono la versione senza carne del menu che in ogni caso varierà a breve, con altre meraviglie da scoprire. Complessivamente direi che tutti i piatti sono ricercati, ma non vogliono abbandonare l’idea di cibo che soddisfa, si esce veramente felici. 

La combo di cannolicchi e susine acide mi ha fatta impazzire, allo stesso modo ne ho apprezzato moltissimo la presentazione.
Gli scampi crudi con il latte di fico sono tranquillamente una delle cose più buone che io abbia mai mangiato in vita mia e potrei vivere di quelli per il resto dei miei giorni. Il gusto è qualcosa di difficile da descrivere, la riduzione di latte riesce a dare intensità al dolce dello scampo e del fico, il bilanciamento finale è qualcosa di unico, i sapori si amalgamano alla perfezione.
I noodles di patate sono particolari, la patata lasciata quasi cruda mantiene la consistenza quasi croccante, il rafano si sente all’inizio, per preparare le papille gustative al resto. La salsa di crostacei poi chiude al meglio il boccone, sapore intenso di mare, che si sposa alla perfezione con tutto.
Non avete vissuto fino a che non mangerete questa zucca marinata: in combo con astice blu e salsa al polline era una cosa veramente pazzesca.

 

 

Non pensavo di poter amare così tanto i funghi ma questo enoki con uova di salmone e una crema acida mi ha fatta decisamente ricredere. Ricordano vagamente il sapore di una cacio e pepe, leggermente più acidula, le uova di pesce servono a dare intensità al bites, per un’altra combinazione ben riuscita.
E poi è successo: ho mangiato la prima ostrica della mia vita. Mi hanno sempre fatto senso ma presa dal momento non me la sono sentita di dire no, ecco. Ostrica alla brace, riduzione al sambuco (grasso di manzo nella versione per i carnivori) e aceto affumicato. Mi è piaciuta molto di più di quel che mi aspettassi.
Da chi ha mangiato quella con il grasso di manzo: “Le ostriche le ho sempre mangiate classiche crude, questa variazione è qualcosa di sublime, il sapore è concentrato, la consistenza rimane molto simile all’ostrica cruda, e la combinazione di grasso di manzo ed aceto esalta il sapore di mare dell’ostrica”.
Ancora funghi. Funghi cinesi e miso, due elementi combinati che insieme danno vita ad una serie di sapori e consistenze fantastiche. Il fungo risulta croccante all’esterno e quasi spugnoso dentro, il miso (in questa variazione con aggiunta di nocciole) riesce ad esaltarne le qualità e dare spessore. In bocca il risultato è un’esplosione di sapori, come del resto tutti i bites.
Lumache, shiitake e caviale di aringa. Non il mio preferito diciamo.

 

Pane e burro, sicuramente con qualcosa in più come caratteristica che ora non ricordo. Non sono un grande critico gastronomico, lo so.
Trota iridata con pesto di noci e nori, incredibile. Per la versione carnivora: “Io ho provato la variante con diaframma e salsa di conchiglie. Era fenomenale, sono riusciti ad esaltare un taglio di carne particolare come il diaframma con sapori intensi ma che non coprono mai la carne”.
Bibimbap nella mia versione con delle castagne con una riduzione di soia da aggiungerci, in quella con la carne con del piccione. A lato un mochi di castagne superlativo. Per l’altra versione: “Riso e piccione ottimo, ma la cosa che più di tutte mi è rimasta in testa è il mochi di castagne cotte con l’alloro, secondo me una volta nella vita va provato”. 
Ancora astice blu, stavolta alla griglia, con the verde e salsa alle vongole. Sublime.

 

 

Segale ghiacciata e birra nera per iniziare con la dolce conclusione, sorprendentemente buona. La birra quasi caramellata dava un tocco dolce, la segale ghiacciata variava da note dolci a note salate. Ottima per chiudere con il salato ed aprire i dolci.
Fico, aceto balsamico di aglio nero, cioccolato e fiocchi di latte. Questo devo dire non ha incontrato i miei gusti ma perché ecco i fichi non mi piacciono.
Per finire un pasticcino di lievito che sì, sembra assurdo ma sì, è buonissimo.
Le spiegazioni durante la cena sono estremamente chiare e coinvolgenti, l’atmosfera intima data dal ridotto numero di ospiti, il bancone a cui vengono terminati i piatti davanti a voi: tutti elementi che rendono la serata perfetta.
Sono veramente felice di aver partecipato a una serata da Bites e se amate realmente il cibo non posso che consigliarvelo.
Qui trovate il sito con le info utili e a breve il nuovo menu.

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