Dove eravamo rimasti?

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Quando faccio una pausa, quasi mai stabilita prima, dal blog mi sento sempre in colpa.

Non c’è praticamente nessuno che mi legge solo qui, vi ho tutti vicino a me sui vari social, dove vi do aggiornamenti su cose fondamentali tipo la soia disidratata, Choclatim, le candele.

Ma sapete come va, questo è il mio spazio dell’anima, trascurarlo non va bene.

Quindi, dove eravamo rimasti?

In questi mesi sono cambiate tante cose, specialmente a livello lavorativo.

Oggi mi sono resa conto che sarebbe stato il settimo anniversario del mio ristorante di Lugano, se non l’avessimo chiuso nel 2020.

Nel frattempo ho cambiato tutto, ho trovato un amore che mi fa stare bene, ho aperto la partita iva, ho preso delle cantonate fragorose a livello di amicizie e lavorativo, ho avuto delle soddisfazioni enorme a livello personale, ho sistemato cassetti che non pensavo avrei mai riordinato (metaforici, i cassetti veri sono TUTTI in ordine sempre o non dormo la notte).

A settembre mi sono trovata a rifare un bilancio di quello che volevo e quello che non volevo ma, come sempre, ho esagerato nel prendermi carico di troppa roba e ho passato ottobre e novembre sott’acqua, senza respirare.

Aggiungeteci un paio di problemi di lavoro che se per qualsiasi altra persona giustificherei ma che con me diventano dei buchi neri di sensi di colpa che mi mangiano lo stomaco e ecco, non benissimo.

Sono frustrata per alcuni aspetti della mia vita dove mi sembra di impegnarmi tanto e ottenere poco, senza pensare a quelli dove sto ottenendo tanto.

Se riesco, con grande fatica, a giudicare con obiettività come sta andando la mia vita e come pensavo  sarebbe andata insomma non mi posso lamentare, anzi.

Vorrei essere meno severa con me stessa anche nel concedermi di dire ma si, scrivo un post per il blog anche se non è produttivo ma so anche che in questo periodo lo trovo difficile, però torno a parlarvi di un sacco di cose molto presto, promesso.

3 Comments

  1. Jasna says:

    Ciao Suhrya, ogni tanto passo di qua e ti leggo, è come incontrare un’amica al caffè e parlare di cose serie e altre meno serie. Se ti fa stare bene continua così, un bacione. Non ci conosciamo ma abbiamo in comune un nome che la maggior parte dei nostri connazionali non sanno come pronunciare.

    1. Suhrya says:

      Come mi piace leggere questo commento! Grazie Jasna <3

  2. Jasna says:

    *non sa come pronnunciare

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