Alimentazione, “mangia un po’ di pollo”, Beyond Meat e bla bla bla

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A maggio sono quattro anni che ho smesso di mangiare carne. Ho usato la scusa della dieta che mi sono fatta fare dalla nutrizionista per fare il salto che volevo fare da un po’.
Nella stessa occasione mi è stata diagnosticata l’intolleranza al lattosio e quindi su suggerimento della persona che mi seguiva ho tolto i latticini e la carne ma non anche il pesce come avrei voluto.
Oggi ho voglia di parlarvi del mio percorso in ambito di derivati animali e vari.
La premessa scontata ma che è comunque meglio fare è che le scelte in ambito di alimentazione sono personalissime.
Io non mi sento di voler convertire nessuno, mi piace parlarne con (quasi) tutti ma sempre senza presunzione.
Questo post racconta solo ed esclusivamente il mio punto di vista e la mia esperienza senza nessun tipo di pretesa oltre a quella di voler condividere questa parte di me con voi.

Perché ho smesso di mangiare carne? Perché mi sentivo disgustosamente in colpa ogni volta, mi sono trovata in lacrime davanti a una tartare di fassona.

Amo gli animali da sempre e non solo quelli carini. Ho ammazzato una zanzara una volta nella vita per sbaglio e mi sono messa a piangere quindi ecco, fin troppo.
Mangio ancora il pesce. Sempre meno, ci sono sempre più pesci che non riesco a mangiare neanche sforzandomi. Mi importa meno del pesce? Li trovo meno carini dei maiali?
No, devo dire. Mi sento ugualmente in colpa, la motivazione profonda per cui non voglio mangiare carne è la stessa per il pesce.
In brevissimo diciamo che non penso che la mia vita valga di più di quella di un altro essere vivente, ecco.
Non ho eliminato fin da subito anche il pesce perché mi è stato sconsigliato dalla nutrizionista di cui parlavo prima.
Ho provato negli anni a toglierlo del tutto ma mi rendevo conto di non essere all’altezza della cosa, non riuscivo a sostituire in modo adeguato e sentivo la mancanza delle proteine.
Ci sono proteine vegetali? Assolutamente sì. Leggo, cerco di informarmi. Trovo fonti diverse e che si contraddicono: la dieta vegana è il male, la dieta vegana è l’unica sana, è impossibile sostituire in modo adeguato i derivati animali, ci vuole equilibrio.
Cerco di capire quello che posso e di ascoltare il mio corpo. Vorrei vivere senza mangiare determinati alimenti ma trovare un equilibrio nel mio modo di alimentarmi che mi permetta di fare tutto quello che faccia senza avere particolari carenze.
Da quando ho smesso di sentirmi in colpa perché non sono ancora riuscita a compiere un cambiamento completo devo dire che sono in realtà sempre di più i giorni in cui riesco a seguire veramente un’alimentazione vegana.
Non mangiare latticini mi viene veramente sempre più facile invece perché quando mi è capitato di mangiarli in questi anni sono più le volte in cui sono stata male che quelle in cui mi sono semplicemente goduta quel che ho mangiato.
Anche qui ho letto mille studi diversi. L’intolleranza non esiste, il lattosio serve. Io so che non mi fa stare particolarmente bene, anzi, e che se penso all’industria del latte mi sento male.
Mi rendo conto di non salvare il mondo se mangio in modo diverso, davvero. Semplicemente non ce la faccio, mi sento troppo in colpa.
Il lato difficile di questa scelta non è rinunciare alle lasagne della mamma ma confrontarsi con il mondo.
Come dicevo sopra io non ho particolare interesse a convertire nessuno. Se mi si chiede di parlarne in modo ragionevole lo faccio veramente con piacere ma se percepisco che la persona davanti a me è così convinta della sua idea da non volermi ascoltare preferisco tacere. Quando qualcuno vuole convincermi che devo per forza mangiare carne per star bene che gli uomini per forza devono essere carnivori e così via io ricordo loro che ci ha rinunciato anche mia madre e che mi cucina le polpette di cavolfiore e tofu, non saranno certo loro a farmi cambiare idea. Certo, lei quando sto male (qualsiasi cosa: dolori da ciclo, mal di testa febbre) non smette di dirmi “Mangia un po’ di pollo che ti fa been.” ma questa è un’altra storia.
Dicevamo.
Io non ho problemi se qualcuno mangia carne, sono molto più spesso le persone che mangiano carne ad avere problemi con me.
Mi è capitato di andare con amici in un ristorante che fa praticamente solo carne, ci tenevano a provarlo. Io ho cenato ordinando quattro contorni e sono stata più che felice così.
Allo stesso modo una volta sono stata raggiunta in un ristorante vegetariano: piccola tragedia.
Poco importa se anche la stessa cucina italiana ha decine di piatti vegetariani e se sul menù ci fossero piatti che verosimilmente possiamo mangiare ovunque: era un ristorante “strano”.
Nel mio ristorante per un periodo ho avuto tra i dessert una mousse al cioccolato vegana. Proposta con questo nome riceveva facce a metà tra lo schifato e lo scocciato e io amici miei vi assicuro che era favolosa.
Ho iniziato a proporla come mousse senza latte vaccino e boom di ordini e complimenti.
Capisco che questo astio per questo tipo di alimentazione possa derivare da più motivazioni. Il fatto che ora sembra diventata una moda certamente non aiuta.
Sento un sacco di persone definirsi vegane e poi “va beh ma il sushi lo mangio”. Io cerco di non darmi definizioni (anche perché sarebbe pescetariana che non mangia latticini, troppo lungo) per evitare confusione.
E poi è arrivata Beyond Meat. Quest’azienda americana -e non solo lei, c’è anche Impossible Food ma ne sento parlare meno- propone prodotti a base di proteine vegetali identici alla carne visivamente e da quel che ho letto molto simili anche come gusto.
Ecco, per me non ha senso. La sola idea di mangiare qualcosa che mi ricordi la carne a me nausea.
Secondo me potrebbe potenzialmente essere utile per chi vuole ridurre il consumo di carne ma senza rinunciarci davvero, forse.
Io preferisco mangiare sempre più proteine vegetali, stare lontana dalla carne come negli ultimi anni e mangiare le verdure per come sono davvero e non processate al punto di sembrare un’altra cosa.
Io continuo verso il mio percorso per eliminare ogni tipo di prodotto che derivi dagli animali, cercando di farlo con intelligenza e buon senso.
Importante nota: io non penso di salvare il mondo così. Non credo di  porre fine alle sofferenze degli animali né di salvare l’ambiente. Semplicemente, è quello che mi sento di fare io.
Cosa ne pensate dei prodotti sostitutivi della carne? Qual è la vostra ricetta vegetariana preferita? Sì, vale dire pizza.

4 Comments

  1. MikiInThePinkLand says:

    Bellissimo post, interessante, ragionato e soprattutto pacato. C'è troppa tifoseria da entrambe le parti e spesso le discussioni sull'argomento mi infastidiscono.
    Io sono onnivora ma intollerante al lattosio. Sono consapevole di tutto quelle che c'è dietro l'industria della carne, mi dispiace un sacco, ma semplicemente non ho – ancora? – avvertito la spinta per rinunciarvi. E' che proprio mi piace, mi sento bene quando la mangio. Sono una brutta persona, lo so. Tanta stima per chi riesce a compiere un percorso ed un passaggio consapevoli e rispettosi.

  2. TIZ says:

    Piatto preferito vegetariano? La pasta con i broccoli -senza acciughe. Anche a me è piaciuto moltissimo il tono pacato di questo post. Anni fa ho provato ad eliminare la carne, ma non era un regime alimentare che mi faceva stare bene e l’ho abbandonato. Ora sono una onnivora che cerca coscientemente di limitarsi. E ci sono moltissimi giorni in cui mangio vegetariano senza fatica e senza rendermene conto. Però io dico no ai surrogati di qualsiasi cosa. Non camuffo le verdure neanche a mio figlio: voglio che conosca i sapori veri e li apprezzi per quello che sono

  3. Unknown says:

    Chi dice di amare gli animali e poi mangia carne ,dico che il dito e troppo piccolo per nascodervici dietro .io sono vegetariano da 5 anni e non ho nessun problema di cibo,e per uno che si pappaVa un salame al giorno e tutto detto.

  4. Fabio Bernardini says:

    Sei una persona intelligente e sensibile.

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