Yoga: un po’ di tempo dopo

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Vi ho parlato dei miei primissimi passi con lo yoga, con il 30 days of yoga with Adriene e relativo post alla conclusione qui.Ho pensato di scrivere un post di

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Le cinquanta sfumature tra il mangiare in modo incontrollato e l’allenarsi tre ore al giorno

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La solita premessa noiosa ma necessaria è che non sono una nutrizionista, non sono una personal trainer, non sono esperta di niente. Sto semplicemente condividendo la mia esperienza e le riflessioni che ho fatto in questo periodo -anche pre quarantena- nella speranza che possano portarvi a riflettere un pochino ed essere anche solo minimamente utili.
Parlare di cibo, body love e tutte queste cose è sempre impegnativo, cerco di farlo con tutta la ragionevolezza di cui sono capace e senza scrivere qualcosa di fraintendibile.

Walk that Walk: Io e il mio fitbit dopo cinque anni insieme.

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Sono passati quattro anni da quando ho scritto il mio primo post sul fitbit, lo trovate qui.
Non so quanti di voi lo usino, devo dire che mi capita sempre più spesso di vedere persone vicino a me che ce l’hanno.
Uno dei suoi più grandi meriti sicuramente è quello di essere resistente, io l’estate 2016 ho spaccato il Charge 2 perché sono stupida e l’ho usato per nuotare senza ricordarmi di toglierlo ma l’ho ricomprato al mio rientro e ancora resiste.
Forse voi lo date per scontato ma la mia percentuale di distruzione di oggetti tecnologici è veramente molto alta quindi apprezzo tanto.
Avevamo bisogno di una serie di riflessioni aggiornate? Probabilmente no ma troppo tardi, eccoci qua.

Corsa, kettle e paranoia.

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Questo blog è partito come l’insieme dei pensieri sui miei rossetti preferiti ed è diventato molto di più. Grazie a questo spazio ho conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita, ho collaborato con aziende che mi piacciono tanto, ho imparato a parlare di me stessa che per me è circa la cosa più difficile del mondo.
Ho scritto tanto del mio rapporto non troppo sano con il cibo, dell’attività fisica, di come questa fosse diventata un’ossessione e di come mi stessi facendo del male.
È qualche giorno che voglio aggiornarvi sul mio rapporto con il mio corpo non perché io lo ritenga un argomento particolarmente interessante ma perché:
*costringermi a sedermi e a scriverne significa che sono costretta ad ascoltare quello che davvero provo.
*quando parlo di corpo, cibo, culo pesante, so che è molto più utile di quando parlo di fondotinta. Ricevo sempre dei messaggi che mi commuovono per la fiducia che riponete in me e perché se posso essere utile anche solo un pochino ne sono felice.

Food, Guilt and Bla Bla Bla

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Il primo post del 2019 amici miei. 
Scrivo in questo spazio da quelle che mi sembrano decine di anni ma no, decisamente molto meno.
È stato il luogo dove ho documentato il mio percorso di dieta, la mia ossessione per la forma fisica perfetta, la neonata pace fatta con il cibo.
Ho fatto qualche riflessione negli ultimi giorni e mi andava di condividerla con voi, come sempre senza la pretesa di insegnarvi nulla ma con la voglia di parlare di qualcosa che mi sta a cuore.
Ricevo continuamente messaggi su questo argomento e la mia unica speranza è quella di aiutarvi in minima parte ad essere sereni, con un chilo di più o di meno.