Storia di un nome (o quattro)

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Un grande argomento di conversazione quando sono con una persona che sto conoscendo da poco è il mio nome.

I miei nomi, in realtà.
Oggi -ieri quando leggerete questo post in realtà- mi è stato suggerito di farci un post sopra e io sono sempre molto pronta ad ascoltare i consigli quando si tratta di scrivere quindi eccoci qui.
Non so quanto possa risultare entertaining ma mi divertirò sicuramente molto a scriverlo e potrei valutare di girare con un QR Code che porta a questo link nel portafoglio, da girare a chi mi fa troppe domande.
Allora.
Il mio primo nome è Suhrya.
Sì, avete letto di un vino che si chiama Surya, sì la figlia di Tom Cruise si chiama Suri, sì avete sentito la Siria chiamare così, sì è un nome che spesso è dato agli uomini.
Quando i miei genitori dovevano scegliere come chiamarmi mia mamma ci teneva particolarmente a darmi un primo nome indiano come il mio papà, suo marito.
A mia mamma sarebbe piaciuto Krishnaa ma mia cugina nata qualche mese prima di me me l’ha fregata.
La scelta è quindi ricaduta su Surya. È il nome della divinità induista del sole, सूर्य .
MA come se già Surya non sarebbe stato abbastanza complicato da leggere per gli italiani con cui avrei avuto a che fare per diversi anni a venire ha deciso di metterci una h dopo la u.
Totalmente a caso, senza il minimo senso. Devo dire che però oltre all’essermi rassegnata al fatto che anche i miei migliori amici spesso lo scrivono sbagliato a me piace anche con quell’h lì un po’ random.
Si pronuncia con l’accento sulla u, se ancora non siete troppo convinti di come si dica posso mandarvi un comodo audio in cui ve lo faccio sentire, cosa che mi succede spesso.
Mi piace pensare che il mio nome significhi sole, luce suprema. Mi ci sento? Non molto devo dire, no.
Il mio secondo nome è Laura.
È il nome della sorella di mia mamma nonché mia madrina. Vivendo in Sicilia ci siamo viste poco negli anni, specialmente negli ultimi.
Abbiamo però un bel legame (ha un salone di parrucchiera ed era l’unica da cui mi fidassi a farmi tagliare i capelli da piccola, sapevo che non avrebbe esagerato) e sono felice di avere il suo nome. Laura in generale è uno dei nomi italiani femminili che mi piacciono di più, insieme ad Alice, quindi sono contenta.
Mi chiamano Laura solo le figure ufficiali di qualche tipo che leggono i documenti e non sanno come pronunciare il mio nome e quindi si buttano su qualcosa che conoscono e Suor Vincenzina (pace all’anima sua), una delle mie suore delle medie molto malvagia ma anche divertente -memorabile il suo attaccare i soldi raccolti per le gite con dello scotch fuori dalla finestra per nasconderli dai ladri-.
Il mio terzo nome è Kimberley. Sì, anche qui non scritto normale ma con questa variazione della e.
Questo nome è stato scelto dalle mie sorelle e mi piace tanto, da sempre.
Ancora di più da quando ci sono le Kardashian, chiaro.
Penserete che sia finita qui, come sarebbe ragionevole che sia. Invece no! 
Mia mamma ha voluto che sia io che mio fratello fossimo battezzati e per mio padre era okay, io in particolare ho ricevuto il battesimo in Sicilia, da un certo padre Verdemare.
Leggenda narra che una volta letti tutti i miei nomi abbia esclamato “ma allora mettiamole anche Maria!”.
Per anni pensavo fosse uno scherzo e invece quando mi sono ritrovata a chiedere il certificato di battesimo ho scoperto che effettivamente sì, c’era anche quello.
E questa è la storia dei miei nomi!
Ne avete anche voi più di uno o avete dei genitori normali? Raccontatemi!

6 Comments

  1. MikiInThePinkLand says:

    Io avrei sempre voluto sapere di più del tuo nome e mi hai proprio accontentata. Non immaginavo però che ne avessi altri tre! Io ho sempre invidiato chi aveva due nomi… quattro però è un'ingiustizia nei confronti di chi ne ha solo uno e pure brutto!
    A proposito di genitori normali: perché non unire i due nomi e crearne uno, che è un vezzeggiativo di un altro, e per il quale sarò presa in giro a vita? Ed eccomi qua: Michelina, da papà Michele e mamma Lina (lei si chiama proprio così, non è un diminutivo). Perché non poteva essere il bellissimo Michela, no, non poteva.

    1. S. says:

      Aaah sono felice allora <3 Michi è un soprannome molto carino però <3

  2. Selena says:

    Strano. Di solito, per legge i nomi possono essere un massimo di 3.

    Comunque condividiamo un nome (mannaggia a Maria)

    1. S. says:

      Il quarto come ho scritto è solo sul certificato di battesimo.

  3. Pao says:

    Paola, il più corto tra i nomi della mia stirpe, le mie sorelle hanno tutte nomi lunghi ed altisonanti.
    Il secondo è Fiammetta, e mi sarebbe piaciuto tanto.
    Il terzo è Matteo, perché dovevo essere Matteo, ma all'epoca l'ecografia non c'era, era tutto a sorpresa, e per affezione all'idea di me maschietto, Matteo restò.

  4. Ylenja says:

    Se tu hai una H messa a caso io ho una J per errore, perchè mia madre era convinta si scrivesse proprio così: Ylenja… pochi lo scrivono corretto però ti dirò che a me alla fine piace così, mi fa sentire un po' speciale! Belli anche gli altri nomi ma ho un debole per Laura: è il nome di mia figlia!

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