(beauty)Influencing trough the years: dai blog alle stories

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Per questo post dovete immaginarmi con gli occhiali di papà castoro anche perché da quasi due mesi ho smesso di mettere le lenti a contatto quindi mi sembra abbastanza appropriato.
Metto subito le mani avanti: quello che vi dirò oggi è inutile.
Non è una lezione, non è una polemica, non è una tesi frutto di osservazione scientifica.
È il racconto di come ho visto cambiare il mondo del beauty tra forum, blog, YouTube, Facebook, instagram e come sto attendendo il product placement di un rossetto in un video Tik Tok.

Io scrivo su questo blog da otto anni: dopo un paio passati a guardare video su YouTube di gente che si metteva cose in faccia e aver fatto fuori tutti gli archivi di tutti i miei blog del cuore (alcuni ci sono ancora! Karen e Paris B per esempio) ho deciso che volevo lanciarmi anche io in questo mondo.

Ho iniziato scrivendo solo in inglese per poi scoprire la beauty community italiana di cui prima ignoravo totalmente l’esistenza e conoscendo grazie a questa alcune delle mie più care amiche di sempre.
Non ho mai pensato di farlo diventare un lavoro, un po’ per insicurezza nelle mie capacità e un po’ perché all’epoca mi sembrava qualcosa di così poco serio da non dirlo nemmeno alle mie amiche. Dirlo adesso sembra ridicolo mi rendo conto perché almeno tre delle nostre vicine di casa hanno aspirazioni da fashion blogger e almeno un animale domestico dei vostri amici ha un profilo instagram con più follower di voi, lo so.
Ci ho messo sempre molta passione però, imparando tanto su questo mondo e vedendo crescere l’interesse.
Ho iniziato a collaborare con qualche azienda e mi faccio tenerezza se ora ripenso a quanto mi esaltava ricevere un pacchettino.
Sia chiaro, mi rende estremamente orgogliosa ancora oggi quando qualcuno decide di collaborare con me specie considerando che non ho dei numeri mostruosi come tante altre “presenze” social ma so anche -senza falsa modestia- che ho un seguito che con gli anni ha imparato a fidarsi di quel che scrivo e che quindi il mio lavoro sul blog ha un valore e si tratta di uno scambio: nessuno mi sta facendo un regalo perché sono simpatica.
Non mi sono mai buttata su YouTube -nonostante mio fratello premesse particolarmente perché lo facessi: lui segue una marea di account che fanno streaming di videogiochi, quante nicchie meravigliose esistono sui social- perché mi sarei vergognata da morire credo.
Io l’ho sempre visto un po’ come un mondo a parte, sono veramente pochi i canali che non mi sono sempre sembrati poco più che televendite (mi piace ancora seguire Francesca e Ornella).
YouTube Italia ha creato delle guru con un seguito pazzesco che hanno decisamente influenzato migliaia di persone. Hanno creato o  collaborato a creare marchi (il brand di Clio, Mulac, Nabla Cosmetics), hanno fatto collaborazioni con colossi dell’industria.
Le YouTuber che davvero si occupavano di beauty -che mi piacciano o meno- spingevano veramente le persone a comprare, si creava un rapporto di fiducia reale. Forse anche perché c’erano meno sponsorizzazioni o forse anche perché non avevamo ben chiaro di che si trattasse.
Tornando alla parola scritta: i blog hanno iniziato a morire piano piano e c’è stato il boom dei gruppi su Facebook. Strumento potenzialmente utile perché permette il confronto immediato ma anche fonte di tantissime perplessità.
Post in cui si chiede com’è effettivamente il colore di un rossetto e sotto decine e decine di foto sfocate, con luci artificiali, diciamo complessivamente sicuramente un bellissimo gesto ma effettivamente poco utile.
L’effetto è stato sicuramente quello di creare un gran sconforto in chi metteva un sacco di impegno a produrre dei contenuti veramente validi.
Non parlo di me che faccio delle foto mediocri ma di blogger dietro a blog meravigliosi come quello di Alessandra.
Mi sono chiesta spesso perché si preferisse leggere delle informazioni poco precise, buttate lì, scritte sotto forma di commento mentre magari si stanno facendo altre tre cose a un post scritto con attenzione e cura.
Forse per sentirsi parte di una community, forse per l’illusione che così facendo si ha subito una risposta e non bisogna fare lo sforzo di leggere tanto. Peccato che si rischia di doversi scorrere mille commenti inutili, informazioni fuorvianti e saperne meno di quel che si sapeva prima.
Io non dico che tutte le blogger e le YouTuber siano esperte di beauty, per carità. Penso però che siamo anche in grado di riconoscere chi parla con un minimo di cognizione di causa e trovare un modo di scrivere o parlare affine a noi e ai nostri gusti. L’avvento di instagram ha chiuso la bara dei beauty blog, praticamente. Post di recensione dei prodotti molto spesso da poche righe e tante, tantissime storie.
Alcune per me abbastanza inutili perché va bene l’unboxing ma mi piacerebbe sapere che ne pensi di quel mascara, non che tu mi faccia vedere com’era confezionato bene.
Altre sono inutili non solo per me ma oggettivamente, parlo delle tonnellate di prodotti inviate alle varie influencer che sono famose ma non per “meriti” beauty e che non hanno ben chiaro cos’hanno davanti (abbiamo visto tutti quella che mostrava il set Benefit dicendo di aver già finito un blush quando invece quello era il posto del pennello, sì?).
Ci sono anche delle storie molto belle e ben fatte che però, se non vengono salvate, durano ventiquattro ore e poi ciao.
Diciamo che è un mezzo che io non prediligo per quanto riguarda strettamente il beauty perché preferisco rileggere -o eventualmente rivedere- una recensione di un prodotto prima di acquistarlo e magari da qualcuno con una buona capacità di esprimersi.
Mi rendo conto di essere in minoranza ma appunto, sono papà castoro e sono vecchia.
Sono sicura che cambierà tutto ancora, che ci saranno altri mezzi con cui le persone parleranno di ombretti e sieri viso. 
Farci influenzare non è sbagliato e non è che succeda magicamente solo da quando è nata questa mitologica creatura dell’influencer, metà ring light e metà codice sconto. Io influenzo le mie amiche sui fondotinta da provare, mi faccio influenzare dalle mie clienti per un profumo nuovo. Ci sono persone che fanno questo lavoro (perché lo è: deal with it) ma che curano anche un blog/profilo instagram/canale YouTube semplicemente come hobby in modo eccellente. Vi confesso che mi fa innervosire quando leggo o sento qualcuno dire che insomma, le cose gratis le vuole anche lui/lei. Anche io posso dire in battuta che gradirei molto che una palestra decidesse di sponsorizzarmi per un anno, che mi piacerebbe che una compagnia aerea mi regalasse biglietti aerei e che una casa produttrice di lenti a contatto me ne garantisse una fornitura semestrale. Sono però consapevole che per avere dei rapporti di collaborazione con le aziende non bastano dieci tra miei amici e parenti che mi dicono brava e quando vedo chi sminuisce quello che è un qualcosa che porta via tempo e impegno (quando fatto bene!) non mi piace proprio.
Io non mi sento di dire che si stava meglio prima, che preferivo quando il mio profilo bloglovin aveva tante notifiche di post nuovi di tutti i miei blog preferiti.
Non sono obbligata a seguire i profili instagram beauty che vanno per la maggiore e vi giuro che davvero nessuno vi forzerà mai a sentirvi trattare come delle decerebrate.
Come vi ho raccontato qualche post fa io ho praticamente smesso di comprare. Mi piace però leggere o vedere qualcosa sulle novità ma mi rendo conto che preferisco comunque andare su Temptalia e qualche settimana fa mi sono ritrovata a vedere un video di Clio, trovandola infinitamente più piacevole delle youtuber che urlano come delle ossesse per dieci minuti di video.
Postilla: io in questo momento sto parlando più da lettrice e spettatrice che da blogger.
Ho capito che questo spazio è sempre più solo mio e meno letto ma mi va bene così, continuerò a scrivere di quel che mi piace e non vedo l’ora di recensire i miei pannolini per l’incontinenza o quello che sarà tra tanti anni.
Non sono giudizi di valore assoluto su come ora gira l’informazione nel mondo beauty, davvero. Mi rendo conto che sono tanto influenzata (AH!) dal fatto che a me è sempre piaciuto di più leggere e dall’aver iniziato ad appassionarmi di questo mondo tanto grazie anche ai blog.
Finisco questo post inutile con due richieste importantissime:
mi dite qual è il blog/canale YouTube che non è più in attività che vi manca di più? 
qual è invece l’influenzar che seguite ora che preferite?
Ditemi!
 

5 Comments

  1. Angie_Pinkmeup says:

    Io leggo sempre ancora i pochi blog che seguo, sicuramente con un po' di nostalgia.
    Ma li trovo ancora molto più utili di tutto quello che si vede in giro. Ci mancava solo questa moda di TikTok che trovo estremamente irritante.

  2. mallory says:

    guarda io ormai leggo pochi blog e i commenti che ho al mio sono sempre meno ma finché mi andrà di scrivere lo farò.. io non ho ne Facebook ne instagram e sono considerata quasi un alieno da tipo tutti ma so un po' come funzionino le cose e penso che ormai le persone cerchino contenuti veloci e rapidi, pochi si soffermano sul leggere qualcosa a meno che non sia di loro alto interesse.. le cose sono cambiate e per me non propriamente in meglio ma vabbè va così 🙂

    mallory

  3. Anonymous says:

    io ti leggo sempre anche se commento pochissimo!
    ai pannoloni mi sono ribaltata dalla sedia…

    pero' concordo su tutto.
    Di youtuber mi piace Annalisa superstar
    lucrezia

  4. Elisa says:

    Ciao,
    io ho cominciato a leggerti dopo che ti ho incontrato al tuo ristorante e avevi un rossetto bellissimo e gentilmente mi hai indicato marca e nome.
    Sono vecchia e molto poco social, senza Faceboook o Instragram mi rendo conto di essere una mosca bianca, ma la vita è già veloce e frenetica e almeno nel tempo libero preferisco prendermi 5 minuti per godermi un articolo ben scritto e articolato, piuttosto che 4righe piene di errori ed inesattezze

    grazie,
    Elisa
    quindi grazie

    1. S. says:

      Elisa ho letto solo ora questo commento e ti ringrazio davvero di cuore!

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